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Presentati i servizi assistenziali di prossimità e la nuova figura dell’Infermiere di Famiglia e Comunità: 5 quelle operative s

I percorsi di cura, assistenziali e di prevenzione, erogati dall'Ausl della Romagna tramite servizi di prossimità, in particolare il ruolo, le funzioni e gli obiettivi dell’Infermiere di Famiglia e Comunità, nuovo servizio in fase di attivazione...
Data:

8 ottobre 2025

Tempo di lettura:

4 min

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I percorsi di cura, assistenziali e di prevenzione, erogati dall'Ausl della Romagna tramite servizi di prossimità, in particolare il ruolo, le funzioni e gli obiettivi dell’Infermiere di Famiglia e Comunità, nuovo servizio in fase di attivazione nel territorio comunale, sono stati illustrati ai cittadini di Misano in un incontro pubblico svoltosi lunedì sera nella Sala del Consiglio Comunale, promosso dall’Amministrazione Comunale e dall’Azienda sanitaria.
Il sindaco Fabrizio Piccioni ha aperto l’evento evidenziando l'alleanza fra istituzioni e Azienda USL e l’importanza dell’integrazione tra i diversi servizi per garantire un'assistenza sempre più di prossimità e rispondere ai bisogni complessi delle persone in termini fisici, mentali e sociali. In tale ottica, come previsto da questa nuova funzione delle cure territoriali, il territorio comunale è stato suddiviso in cinque aree di circa 3000 abitanti (micro-zone o cellule), ciascuna delle quali assegnata a un Infermiere di Famiglia e Comunità (“un alleato in più per la tua salute” come viene definito), con base operativa nell’ambulatorio situato in via Litoranea Sud 40/f.
Proprio questo è stato uno degli aspetti sottolineati dal Direttore del Distretto di Riccione, Ardigò Martino, spiegando come lo sviluppo in atto sui servizi legati all’assistenza di prossimità costituisca un autentico cambio di paradigma nel modo di lavorare sul territorio. “La figura dell’Infermiere di Famiglia e Comunità, che opera in modo integrato, competente e vicino alle reali condizioni di vita, è chiamata a seguire i nuovi bisogni – ha dichiarato Martino – quale ulteriore tassello della riorganizzazione sanitaria che punta a portare la salute sempre più vicina alle persone, riducendo le disuguaglianze e migliorando la qualità di vita nel solco di una sanità sempre più a vocazione territoriale. Il benessere e la salute delle persone si costruiscono infatti sul territorio, prima e dopo gli eventi acuti, attraverso interventi domiciliari, educazione sanitaria, presa in carico precoce, continuità assistenziale e supporto a chi non è in grado, da solo, di orientarsi nella complessità dei percorsi di cura. Trattandosi di un nuovo servizio, chiediamo anche ai cittadini di supportarne lo sviluppo e la relazione con la comunità attraverso un percorso partecipativo”.
In quest’ottica l’Infermiere di Famiglia e Comunità, progetto innovativo che rende evidente lo sforzo dell’Ausl Romagna nell’implementazione dei servizi di prossimità ai sensi del Decreto Ministeriale n. 77 del 2022, è una delle figure chiave nel creare progettualità a misura di ogni singolo cittadino con risposte integrate e globali. Come illustrato dalla Direttrice delle Cure Primarie Rimini, Antonella Dappozzo, sottolineando il “valore della prossimità dei servizi, del coinvolgimento della comunità e del paziente nella co-gestione della malattia cronica, della diffusione della conoscenza dei servizi offerti per accrescere la possibilità di accesso ai servizi e l’equità dell’assistenza socio-sanitaria”, l’Infermiere di Famiglia e Comunità collabora infatti in concreto con il Medico di medicina generale o il Pediatra di libera scelta alle cure territoriali dei cittadini, prendendo in carico gli utenti a media o bassa complessità assistenziale, sia presso l’ambulatorio sia presso il domicilio dell'utente, favorendo inoltre l'aspetto relazionale, intercettando e valutando i bisogni per garantire una pianificazione assistenziale personalizzata. Una risorsa fondamentale, dunque, per promuovere la salute dei cittadini e rafforzare il legame tra i servizi territoriali e la popolazione, pensata per un’assistenza sempre più di prossimità, anche in fase di prevenzione.
Il modello è quello della “medicina d’iniziativa”, finalizzata all’educazione sanitaria, alla promozione della salute fisica, psichica e sociale delle famiglie e dell’intera comunità, come ricordato da Domenico D’Erasmo, Responsabile Assistenziale Dipartimento Cure Primarie e Medicina di Comunità, soffermandosi su obiettivi e funzioni dell'Infermiere di Famiglia e Comunità, “che nasce per intercettare precocemente e prevenire l’insorgenza di problemi di salute, prendendo in carico la comunità e mettendo in rete i diversi professionisti del settore socio-sanitario, così da contribuire allo sviluppo di comunità capaci di prendersi cura dei propri membri”. Le nuove figure sono state appositamente formate per “affiancare all’attività di cura la prevenzione diretta, ad esempio con richiami per l’attività di screening, e un'assistenza domiciliare evoluta, da attuare in accordo con il medico di medicina generale, che rimane centrale, e in contatto costante con la comunità per intercettare i bisogni specifici di ogni territorio, così da fornire un punto di riferimento per il primo livello di bisogno”.
Samuele Ortensi, coordinatore del Servizio Infermieristico Domiciliare e Ifec del Distretto di Riccione, ha quindi presentato le cinque Infermiere di Famiglia e Comunità individuate per prendersi cura dei cittadini nel territorio di Misano: si tratta di Agnese Angelini, Martina Bedetti, Giorgia Tullio, Giorgia Villa e Sabrina Othman.
Queste professioniste ricevono in libero accesso il martedì e il giovedì dalle ore 11 alle 12 e il mercoledì dalle ore 15.30 alle 16.30 nell’ambulatorio situato in via Litoranea Sud 40/f. Il servizio gratuito può anche essere attivato da cittadini e professionisti chiamando il numero telefonico 0541 668340 dal lunedì al sabato dalle 7 alle 13 o lo 0541 668341 (segreteria h 24), oppure tramite mail scrivendo a ifec.misano@auslromagna.it .


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Ultimo aggiornamento pagina: 08/10/2025 15:03:31

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